Avverso un provvedimento disciplinare di Corpo, (tralasciando il Richiamo che ha modalità verbali; Rimprovero, Cnsegne e Consegna di Rigore) è possibile presentare ricorso gerarchico entro TRENTA giorni dalla notifica e, in caso di rigetto, ricorrere presso la competente Autirità Giurisdizionale (Tribunale Amministrativo Regionale).
Si deve precisare che il Consiglio di Stato con Sent. n. 880/2018 ha chiarito (definitivamente) che è inamissibile proporre ricorso al T.A.R. che non sia preceduto dalla proposizione del ricorso gerarchico ex art. 1366 del C.O.M. (Codice dell’Ordinamento Militare).
Si consiglia, proprio a ragione di quanto specificato, di avvalersi -anche in sede di ricorso gerarchico- di un Legale esperto, perché l’eventuale ricorso al Giudice Amministrativo non potrà fondarsi su elementi diversi dalle doglianze sollevate in occasione del ricorso gerarchico, a pena di inammissibilità.
Lo Studio Legale MASTROVITO si occupa di tale specifica materia.